Il materiale di partenza è costituito da carta straccia (carta di giornale o altro) che viene scomposta in fibra attraverso un processo di strappo e macinatura a più stadi e miscelata con circa un 5-20% di sali di boro per renderla inattaccabile dalle muffe, dal fuoco, dagli insetti e dai parassiti.
La fibra di cellulosa può essere utilizzata come isolante tra i legni di imbottitura per pavimenti o solai. Le proprietà termoisolanti di questo materiale sono eccellenti: le fibre compensano l'umidità e assorbono bene il suono. Se insufflata sotto pressione mediante particolari macchinari, la cellulosa garantisce un isolamento stagno al vento, totalmente esente da dispersioni. Con questa procedura d'insufflaggio si possono isolare senza problemi anche cavità irregolari.
Se lavorati correttamente, i materiali isolanti a base di cellulosa sono ecologici e particolarmente efficienti da un punto di vista termotecnico.
L'utilizzo di carta straccia, inoltre, incentiva i processi di riciclaggio, contenendo l'impiego di risorse energetiche e l'inquinamento ambientale. Dal punto di vista dello smaltimento il materiale isolante a base di cellulosa può essere asportato mediante aspirazione e reinsufflato nelle costruzioni. Non puo invece essere posto in discarica perché nell'acqua d'infiltrazione il borato verrebbe dilavato in misura inammissibile. In caso di incenerimento (purché ad alta temperatura) i sali di boro vengono invece stabilizzati nelle scorie.
In Canada e in Scandinavia i materiali isolanti a base di cellulosa sono in uso da oltre 70 anni.