Il Green Public Procurement (GPP) - Acquisti verdi della Pubblica amministrazione- è l’integrazione di considerazioni di carattere ambientale nelle procedure di acquisto della Pubblica Amministrazione.
L'obiettivo è quello di dirottare quest'ultima verso "quei prodotti e servizi che hanno un minore oppure un ridotto, effetto sulla salute umana e sull'ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo" (U.S. EPA 1995). L'impatto ecologico di un bene/servizio è misurato tenendo conto dell'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita del prodotto.
La pratica di effettuare acquisti verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni è finalizzata sia a diminuire il loro impatto ambientale diretto, sia ad esercitare un “effetto traino” sul mercato dei prodotti ecologici ed eco-compatibili. Gli acquisti pubblici rappresentano infatti in Italia circa il 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL) e mediamente il 14% negli altri Paesi dell’Unione Europea.
L'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha cercato di promuovere il concetto di Green Procurement a livello internazionale, emanando linee guida.
In Italia il Green Public Procurement non è obbligatorio, tuttavia esistono norme che ne sollecitano l’introduzione, stabilendo requisiti specifici o obiettivi per l’acquisto di prodotti o servizi: dal Decreto Ronchi (D. lgs. 22/97 art. 19), modificato da L.448/01, che stabilisce l’acquisto di almeno il 40% del fabbisogno di carta riciclata, al DM del 27/3/98, secondo il quale una quota del parco autoveicolare deve essere costituito da veicoli elettrici, ibridi o ad alimentazione naturale, fino alla Finanziaria 2002 (L. 448/01, art.52) che ha sancito l’obbligo di riservare almeno il 20% del totale all’acquisto di pneumatici ricostruiti. Il DM 203 del 8/5/2003 invita inoltre le regioni a definire norme affinché gli enti locali coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30%. Nell’aprile 2006, in attuazione delle direttive europee, è stato pubblicato il Codice dei contratti pubblici a lavori servizi e forniture (D.lgs 12/05/2006, n. 163). Il Codice, pur non rendendo obbligatoria la pratica degli acquisti verdi, lascia la possibilità a tutte le amministrazioni ed agli enti locali di effettuare scelte ambientalmente e socialmente preferibili.